PRESEPI DI CARTA
Scopriamo la Storia dei Presepi di Carta che nel Seicento e Settecento si inizia la pubblicazione, specie nell'Italia settentrionale, di fogli con figure da presepio in calcografia o silografia, colorate e destinate ad essere ritagliate e incollate su cartoncino; appositi zoccoli su cui sono appoggiate ne permettono l'esposizione in verticale.
I Presepi in carta ebbero una notevole diffusione in tempi ancora recenti, anche in Francia e in Germania,
mentre in Tirolo e in Valgardena prevalsero le silhouettes in stagno.
Da non confondere con quelli a teatrino, che sono invece dell'Ottocento, i presepi in carta contarono anche su alcuni autori di valore, accanto ad una produzione più popolare, talora di una
decina di figure.
L'origine sarebbe genovese: il primo nome che si impone è infatti quello di Giovanni Benedetto Castiglione, nato a Genova nel 1610, abilissimo incisore che predilesse la tematica sacra e mitologica.
Di formazione tardo-barocca, successivamente avvicinatosi a moduli neoclassici, fu il tirolese Martino Knoller, del quale è conservato un presepio con figure in carta dipinta al Nationalmuseum di Monaco di Baviera. Il maestro di questo genere è tuttavia considerato Francesco Londonio, milanese di origine spagnola, divenuto poi scenografo alla Scala, fine esecutore di scene pastorali per i presepi della ricca committenza: tra i suoi presepi, che abbellivano chiese e ville patrizie, uno dei più artistici e scenografici si trova nella chiesa di San Marco a Milano. Numerosi presepi di carta di artisti diversi sono inoltre conservati presso la Civica raccolta di Stampe Bertarelli al Castello Sforzesco di Milano.